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TECHNE

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IL SISTEMA TRILITICO 

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Uno dei più antichi sistemi costruttivi  in architettura è  sistema trilitico , esso rappresenta una struttura formata da due elementi disposti in verticale (piedritti) e un terzo appoggiato orizzontalmente sopra di essi (architrave).Il trilite è una struttura architettonica semplice, piuttosto comune nei monumenti megalitici . Il vantaggio è quello di generare forze spingenti solo verso il basso e quindi di non essere soggette a spinte laterali; gli svantaggi sono legati alla limitatezza della distanza tra i megaliti. 


I dolmen -  Stonehenge,Megaliti

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Le più antiche costruzioni a noi giunte sono i menhir e i dolmen. Con questi nomi si indicano gli elementi in pietra che venivano impiegati nelle costruzioni trilitiche. Ritrovati in varie parti dell’Europa, sono più frequenti nella zona della Bretagna, in Francia, e dell’Inghilterra. In suolo inglese, abbiamo, infatti, il monumento più famoso: le costruzioni megalitiche di Stonehage.  La loro disposizione secondo precisi riferimenti astronomici – orientate secondo assi coincidenti con il sorgere o il tramontare del sole ai solstizi e agli equinozi – fa propendere per una funzione sacra e rituale, legata a culti panteistici.

I templi greci   -  Paestum,tempio di Nettuno

I greci sfruttarono abilmente  Il loro genio costruttivo nella realizzazione  dei templi adottando il sistema costruttivo trilitico,essi perfezionarono,  misure, proporzioni e forme delle colonne e della sovrastante trabeazione. Questo insieme di elementi prese il nome di «ordine architettonico» Il sistema di regole che fissava la modularità, rispondeva a due esigenze principali: quella statica, che permetteva di rispettare i limiti di resistenza delle strutture e dei materiali impiegati, e quella estetica, che consentiva di ottenere edifici ben proporzionati ed armoniosi.

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IL SISTEMA PSEUDOARCO

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Il principio costruttivo è ancora quello trilitico e si basa sull'equilibrio della mensola Questa regola il suo equilibrio sull’equivalenza del momento esterno agente (lo sbalzo) con quello di rotazione interno del vincolo (il contrappeso). Tale condizione è difficile da riscontrarsi in realtà, sia per il facile sbilanciamento verticale provocato dalla sovrapposizione dei carichi, che per la limitata altezza interna. Ecco allora la necessità di sporgenze minori e, quindi, di profili acuti più vicini a questa linea ideale. La sagoma inclinata può acquistare, talvolta, evidenza formale, alleggerendo la struttura e rendendo il profilo continuo mediante la conformazione triangolare a mensola dei conci.

La Tholos
 Il sistema a mensola o pseudoarco si distingue dal sistema ad arco perché i pesi degli elementi sostenuti in elevazione dal  suolo  scaricano  sui piedritti.  Come  nel trilite  si  generano,  in  questo  schema,  solo  sforzi verticali e  mai  spinte laterali. Tale sistema presenta due principali varianti: 

    1. con un unico concio modellato ad arco; 

   2. con vari conci in aggetto progressivo, posti l'uno sull'altro, rispetto ad ambe-due i piedritti, a copertura graduale  del  vano   sottostante,  fino  alla  sommità.   Ugualmente,     con  ricorsi  in  aggetto  successivo,   sono   costruite  le pseudovolte e le pseudocupole. THOLOS . 

Sulla tholos si fonda uno dei sistemi costruttivi dell'architettura monumentale primitiva, a partire dal III millennio a C. Conci, spesso megalitici, sono sovrapposti in corsi concentrici man mano aggettanti a formare una camera con il tipo di copertura a pseudo volta o a pseudo cupola , conclusa spesso da una lastra in chiave. Tale sistema veniva spesso utilizzato per  le tombe  come  il cosiddetto  "Tesoro  di Atreo"  a Micene.  Se  ne  sono trovati  es. in  età  preistorica  e storica: nuraghi in  Sardegna,  tombe  a  camera  etrusche, manufatti in  Irlanda  e  in  Scozia. Il tipo  è tuttora  in  uso  in Puglia, col nome di trullo.

Micene,Tesoro di Atreo

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Puglia,Trulli

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IL SISTEMA AD ARCO

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Il principio statico dell’arco e quello di trasformare una serie di azioni verticali(carichi dei solai) in azioni inclinate attraverso il mutuo contrasto dei conci,  per scaricarle  poi alla testa del piedritto.Dall’ arco discendono poi  la concezione della cosiddetta volta a botte, che rappresenta un insieme di archi successivi poggianti su muri perimetrali,  la volta a crociera, che rappresenta l’incrocio di due volte a botte  che poggiano su quattro pilastri d’angolo, ed infine la cupola che invece rappresenta la rotazione di un arco intorno al proprio asse verticale. Da queste tipologie di coperture a volta, si hanno quindi delle forme planimetriche ben precise: una volta a botte può realizzarsi su piante rettangolari, una volta a crociera solo su piante quadrate, ed una cupola solo su piante circolari. Gli edifici costruiti dai romani hanno in genere planimetrie che si compongono di spazi riconducibili sempre a queste figure geometriche.


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L'ANTICA ROMA
Durante l’impero romano furono realizzate  opere grandiose  nel campo, idraulico, militare, ludico o religioso grazie  all’uso dell’arco e dei primi materiali artificiali da costruzione: il mattone , il calcestruzzo  e  grazie alla scoperta delle proprietà idrauliche della pozzolana, un materiale di origine argillosa proveniente da Pozzuoli, che grazie alla sua  funzione di  legante produce un composto stabile nel tempo e del tutto impermeabile.   Oltre alle grandi ville, urbane e rurali, ricordiamo i fori , che erano mercati, o luoghi d’affari, composti da una sequenza di spazi chiusi, aperti e semi-aperti (porticati) e che discendono dalle agorà greche;Le terme erano edifici destinati ai bagni in acque calde e fredde, agli esercizi ginnici, ai massaggi,  le basiliche erano dei tribunali, in cui venivano esercitate le funzioni proprie della magistrature pubbliche. L’anfiteatro  invece serviva allo spettacolo di esercizi ginnici e gladiatori. Tra le costruzioni tipiche dell’architettura romana vi sono gli archi trionfali che si componevano di due enormi pilastri laterali, in cui erano aperto un arco. Gli archi trionfali sono uno degli esempi della concezione architettonica romana: unire il sistema costruttivo ad arco con gli ordini architettonici dei greci creando il linguaggio classico dell’architettura, patrimonio per le epoche successive, quando queste, come il Rinascimento o il Neoclassicismo, guarderanno all’antichità per ritrovarvi ideali estetici I romani furono molto attenti alla realizzazione delle murature, sperimentando diverse tecniche che utilizzarono in maniera molto artistica . Il principio delle loro murature si basava, in genere, sulla realizzazione dei cosiddetti muri a sacco. Il muro, in pratica, aveva un’anima interna fatta di pozzolana e lapilli, mentre le due facce esterne erano realizzate con materiali vari, che costituivano il paramento a vista. In base alla tecnica di realizzazione e ai materiali impiegati, le murature dei romani prendono i diversi nomi: opus incertum, se il paramento era realizzato con elementi lapidei di forma non regolare; opus latericium, se era realizzato con mattoni, i quali erano tagliati a metà lungo la diagonale e di forma triangolare erano inseriti di spigolo nel muro; opus tufaceum, se il materiale impiegato era di tufo; opus reticulatum, se il paramento era realizzato con cubetti di porfido, dalla forma approssimativamente tronco-conica, che erano messi in posizione rombica; opus mixtum, se il paramento si componeva di più tecniche diverse..
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L'ARCHITETTURA ROMANICA

Con la caduta dell’impero romano, fu dimenticata la tecnica  del confezionamento del calcestruzzo, e in questo modo fu dispersa, per i successivi tredici secoli, una metodologia costruttiva che avrebbe cambiato per sempre l’evoluzione tecnologica nell’edilizia della nostra società.   Così, mentre la società mutò la sua struttura sociale e religiosa nell’arco di pochi decenni, anche la struttura edilizia subì una conseguente evoluzione che condusse, nel periodo compreso tra il X ed il XII secolo, all’imperioso sviluppo dello stile romanico. Se si analizza compiutamente gli edifici di quel periodo si scopre che essi sono realizzati interamente in pietra e mattoni, con gli orizzontamenti rappresentati unicamente dagli archi e dalle volte, conducendo a una trasmissione dei carichi verso le fondazioni,  ciò comporta, di conseguenza, che le caratteristiche salienti di tali strutture dipendono esclusivamente dalla necessità di assorbire le spinte inclinate esercitate proprio dagli archi e dalle volte, la cui stabilità è garantita da ampie sezioni murarie verticali. 
L'architettura romanica prese spunto da elementi strutturali impiegati nei periodi precedenti e li riorganizzò per nuovi scopi. La difficoltà nel reperire elementi lignei e la la necessità di prevenire gli incendi portò a l'utilizzo del sistema "a volte" in luogo della capriata lignea. La nuova concezione strutturale portò ad una rielaborazione degli elementi costitutivi dell'organismo architettonico. Le spinte oblique del sistema a volte necessitava di nuovi elementi strutturali, i contrafforti in luogo delle mura , i pilatri in luogo delle colonne. L'ampiezza delle navate fù ridotta per meglio contenere le spinte , le pareti laterali diventarono più spesse, le finestre furono ridotte a feritoie e tutte le parti dell'edificio risultavano concatenate , rielaborando così in maniera innovativa le antiche basiliche occidentali.I caratteri strutturali che caratterizzarono l'architettura romanica ebbero come risultato un nuovo lessico architettonico.

L'ARCHITETTURA GOTICA
Con il  diffondersi del Cristianesimo in tutte le terre conosciute, anche le esigenze religiose subirono ampie e profonde trasformazioni che si riflessero ovviamente anche nell’evoluzione costruttiva; in questo modo, tra il XII e il XVI nasceva lo stile gotico, la cui sublimazione può essere trovata nella Cattedrale di Notre-Dame de Chartres, nel nord della Francia. A differenza dello stile romanico, il verticalismo strutturale, condusse verso edifici sempre più alti e snelli con pareti vetrate di grandi dimensioni che bucavano le masse murarie: una filosofia costruttiva che, all’esaltante sensazione di leggerezza, abbinò il concetto strutturale di archi rampanti esterni e di grandi pinnacoli  e archi e volte a sesto acuti.
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IL RINASCIMENTO
Il rinascimento prende avvio a Firenze nella prima metà del XV secolo   in contrapposizione all'arte gotica  attingendo le sue forme dal mondo classico della cultura greca e quella romana.  . Lo schema compositivo fa ricorso a pilastri ,colonne , capitelli ,paraste, frontoni con uno spirito di  emulazione e competizione con il mondo antico che porta  nuove soluzioni compositive e tipologiche.
Nei palazzi rinascimentali,  vi è il ritorno all'antico cortile intorno a cui si sviluppa l'intero organismo edilizio , con l'uso di sistema a volte al piano terra e solai lignei cassettonati  ai piani superiori;
Nelle costruzioni religiose l'uso del sistema a volte raggiunge limiti mai raggiunti nell'antichità classica ,con l'uso prevalente di  organismi a pianta centrale.
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IL BAROCCO

Nel corso del 600  si andò affermando sempre di più una concezione architettonica nel quale l'aspetto strutturale si svincolava dall'aspetto estetico. Mentre infatti nel rinascimento il carattere estetico  dell'edificio era fondamentalmente affidato agli ordini architettonici e l'aspetto decorativo era tutt'uno con quello strutturale ,  il barocco  fece ricorso ad un decorativismo eccessivo e fantasioso che considerava lo spazio alla  stregua di una scenografia teatrale,  le facciate dell'edificio diventarono le quinte di uno spazio scenico rappresentato da vie e  piazze. In questa nuova concezione architettonica, l'edificio si adattava completamente al contesto urbano e sfruttava l'irregolare tessuto della città medievale per ottenere effetti plastici e scorci suggestivi ,provvedendo di fatto ad un sostanziale rinnovamento del tessuto urbano .

Roma,Colosseo

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Roma ,Phanteon

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Benevento,Arco di Traiano

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Tuscania,Chiesa di S.M. Maggiore

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Colonia,Cattedrale

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interno di cattedrale gotica
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Firenze,Chiesa di S.M. del Fiore

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Roma,San Carlo alle quattro fontane

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L'ACCIAIO E IL CEMENTO

Napoli,Galleria Umberto I

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Nel Corso del XVIII la rivoluzione industriale in inglitterra favorì lo sviluppo  dell' acciaio nel campo edilizio grazie anche ad una sensibile riduzione dei costi di questo materiale. in un primo momento l'acciaio fu impiegato soprattutto per la realizzazione dei ponti e di grandi edifici pubblici (mercati coperti, stazioni ferroviarie, gallerie; Tuttavia l'utilizzo di questo nuovo materiale non portò ad un nuovo stile architettonico e le prime opere realizzate in stile eclettico sono un ritorno agli stilemi neogotici e rinascimentali.Troppo spesso la struttura  è appesantita da inutili elementi privi di qualsiasi funzione statica ,

Parigi,Theatre des champs elysees

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Il cemento armato riprende un antico concetto della tecnologia romana, il calcestruzzo,una pietra artificiale non resistente a trazione e lo sposa con l'acciaio, un materiale che resiste ottimamente agli sforzi di trazione. Il primo tentativo di realizzare questo materiale è da attribuire al giardiniere Monier nel 1850 che realizzò i primi vasi con tale sistema. Ben presto ci si accorse della grande potenzialità costruttiva che offriva tale nuova  tecnologia e si cominciò ad assistere ai primi edifici realizzati con questo materiale;
Anche in questo caso le prime realizzazioni sono vincolate da un decorativismo non in grado di esprimere le potezialità espressive di tale materiale.


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LA TEORIA DELL'ELASTICITA'

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Il sistema trilitico e il sistema archivoltato sono stati di gran lunga i metodi costruttivi più usati nell'arco dell'intera storia dell'architettura occidentale. Con l'avvento della civiltà industriale però tali sistemi costruttivi manifestarono limiti rispetto alle nuove istanze della società moderna. Il fenomeno dell'urbanesimo,consequenza della rivoluzione industriale spingeva la tecnica costruttiva sempre più verso una città verticale, ovvero verso organismi edilizi  in grado di concentrare in uno stesso edificio più funzioni , d'altro canto la classe operaria che lasciava la campagna per la città, necessitava di alloggi a basso prezzo ed in grado di garantire sufficienti standards iginienici e funzionali.
La teoria dell'elasticità, indrodotta dal fisico Hooke superando il  concetto di Statica dei corpi rigidi a cui si rifacevano i sistemi costruttivi tradizionali(sistema trilitico e sistema archivoltato), applicata all'acciaio ed al Cemento armato  portava ad un linguaggio architettonico completamente svilcolato dalla tradizione . Grazie a questo progresso scientifico, l'architettura si riappropria del concetto di tettonica, ovvero di quel processo attraverso il quale il progettista organizza i singoli pezzi di una struttura secondo una logica costruttiva, e nel quale  l'essenza stessa del volume architettonico viene  ricondotto al concetto di spazio definito da piani e superfici ,dove la composizione non è più basata sulla simmetria ma sulla regolarità, la decorazione viene sostiutuita dalla ricerca sui materiali e  dalla perfezione tecnologica. 

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New York, Seagram building -Mies Van der Rhoe-

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L'acciaio consente di  realizzare la citta' verticale, le strutture sono didatticamente esibite per mostrare ciò che rende possibile questo prodigio. L'imponente mole dell'edificio è mitigato dalla leggerezza dei paramenti vetrati . Le sollecitazioni orizzontali e sussultorie sono contrastate da nuclei interni in cemento armato o da controventature in acciaio.

La chapelle de Rochampe -Le Courbusier

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Il Cemento armato grazie alla sua duttilità derivante dalla natura stessa del conglomerato libera la sua potenzialità espressiva  in antitesi al concetto stesso di simmetria . La città ed il  paesaggio assumono una nuova forma nella quale l'edificio si inserisce da un lato per esprimere la propria autonomia plastica dall'altro l'inserimento urbanistico è sfruttato, come nel periodo barocco per creare  suggestive scenografie e scorci prospetici.

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